Comunicati 2021

COMUNICATO ANMI n. 1 - 2021

PROSEGUE LO STATO DI AGITAZIONE


Come annunciato nel comunicato del 28 dicembre 2020, ieri, 12 gennaio, gli iscritti ANMI si

sono riuniti in Assemblee Regionali organizzate su tutto il territorio nazionale, che hanno visto

una grande e vivace partecipazione.

I medici dell’istituto rilevano, da una parte, l’assenza di risposte sul piano politico e

normativo, rispetto alle sacrosante istanze di attenzione innumerevoli volte reiterate: nulla

nella Legge di Stabilità, nulla nel Milleproroghe; dall’altra, il silenzio della Dirigenza dell’Ente,

più volte sollecitata e interessata, con massima disponibilità, trasparenza e spirito

collaborativo, che non ci ha mai fatto pervenire un segno formale di attenzione o recepimento.

Il tempo delle richieste continua, quello delle risposte non arriva mai. Non solo a livello

politico e pubblico ma anche all’interno dell’Istituto, visto che le lettere aperte che scriviamo,

gli appelli che lanciamo restano sistematicamente senza risposta.

La mortificazione pubblica che la Sanità INAIL ha subito, dopo essere stata oggetto di

pressanti sollecitazioni durante la crisi epidemiologica, è senza precedenti e dovrebbe

essere vissuta con sdegno e preoccupazione non solo dalla classe medica. È una

violenta diminutio dell’intero Istituto. Come e più del SSN abbiamo tenuto aperte sedi in ogni

territorio, garantito prime cure e certificazioni, erogato prestazioni all’utenza disorientata e

abbandonata da altre istituzioni, esposto i nostri operatori al medesimo rischio dei colleghi

della sanità regionale, gestito oltre 100mila casi di malattia-infortunio da Covid 19, di cui a

breve prenderemo in carico anche la riabilitazione, assunto l’onere della Sorveglianza

Eccezionale, elaborato protocolli di sicurezza per tutta la PA, validato DPI ed effettuato molte

altre attività correlate, senza battere ciglio.

Ci è stato detto che siamo a tutti gli effetti Servizio Sanitario e dunque era ed è nostro dovere

farlo.

Quando però il Servizio Sanitario viene premiato con un intervento normativo dedicato, ci si

dimentica completamente di questa evidentemente solo opportunistica sbandierata

appartenenza.

La Sanità Inail NON ESISTE per il legislatore, che per quella Regionale introduce un aumento

stipendiale immediatamente effettivo pari a quello erogato con il rinnovo del contratto dopo 10

anni, mentre ai medici e infermieri INAIL neanche ritiene di dover dedicare la più minuscola

menzione.


Addirittura, anche quando il Ministero della Salute programma il piano vaccinale indicando le

categorie professionali meritevoli di priorità, ci si dimentica totalmente che i sanitari Inail non

hanno mai chiuso gli ambulatori a un flusso continuo di utenza. Non abbiamo letto di interventi

pubblici di protesta della nostra Dirigenza, non abbiamo ricevuto rassicurazioni formali sulla

attivazione di Presidente e Direttore Generale per sanare questa aberrazione. Dobbiamo

ancora una volta assistere al caotico movimento delle realtà territoriali, ognuna per

proprio conto e secondo la propria sensibilità.

È mai possibile questo? È accettabile questa totale assenza di una voce ufficiale, centrale,

che parli a nome di tutti e faccia sentire al mondo esterno la nostra esistenza, rivendicando

con forza e dignità le nostre esigenze?

Crediamo che sia inammissibile, indecoroso e profondamente ingiusto.

Per questo, abbiamo deciso di rilanciare lo stato di agitazione proclamato il 28 dicembre,

attraverso azioni di lotta a impatto progressivo, fino a che non avremo risposte soddisfacenti.

Inizieremo con:

- Rifiuto tassativo e sistematico di prendere parte, in qualità di CTP per l’Istituto, a CTU al

di fuori dell’ordinario orario di lavoro;

- Fruizione sistematica da parte di tutti gli iscritti delle 4 ore di aggiornamento

settimanale contrattualmente previste, ai sensi della Circolare 46 del 2013 e nella piena

legittimità fornita dalle previsioni contrattuali;

Ribadiamo che siamo solo all’inizio delle azioni di lotta: di ogni ulteriore iniziativa sarà

data puntuale notizia agli iscritti, nonché agli organi di informazione locale e nazionale.

La prevista seduta del Consiglio Nazionale programmato per la data del 18 gennaio

prossimo, individuerà le strategie ulteriori, se permanesse l’assenza totale di risposte.

Roma, 13 gennaio 2020


Direttivo Nazionale ANMI


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